Da ” Il cacciatore di aquiloni ”
“Il peccato più grande è rubare. Se tu uccidi un uomo, gli rubi la vita. Rubi alla moglie il diritto di avere un marito, e ai figli di avere un padre. Quando tu dici una bugia, rubi alla persona che ti ascolta il diritto della verità.”
Ho ricevuto un’educazione che ritengo nella norma (regolare, conformata alle normali regole), fatta di valori sani, non necessariamente scritta, ma di certo tramandata. L’ho percepita nei racconti dei miei nonni e vissuta giorno per giorno nei comportamenti dei miei genitori, nel loro essere sorpresi di fronte a chi addirittura infrangeva la legge: non avrebbero mai neanche pensato di spingersi così in la. Non sempre sono riuscito ad uniformarmi a tali valori, ma ogni volta che non l’ho fatto questo mi era chiaro nella mente, senza che nessun giudice me lo venisse a ricordare.
Perchè allora semplicemente non rispolveriamo l’onore e il buon senso quali limiti naturali ai comportamenti e prendiamo le leggi per quello che sono, e cioè dei minimi di civiltà richiesta. Sono appunto dei minimi da non utilizzare cavillosamente a proprio vantaggio. I debiti, lo sappiamo, non vanno in prescrizione.








