Impeto innovativo d’infrangere i limiti ancestrali
Estremo tentativo d’invadere l’ignoto
Trascinando, i confini conosciuti, oltre
Fin là, dove l’eterno si fonde all’infinitamente lento, quasi fermo, forse immobile
Sta il genio nel temporaneamente nuovo
Qual unico alito di vera vita,
scintillante momento di divinità,
li dove si congiunge l’uomo al puro
E come l’amore vola in folle passione,
l’estro corre nella pazza esplorazione
Ove inutile è il raziocinio
li abita l’entusiastica adrenalina
Cercata-mente dentro
Fuori, movimentatamente
L’immagine penetra la reale onda che non può trascendere, ma fluisce
Illusione perfetta veramente falsa che genera l’imperfettibile
Entropici atti non scompongono affatto il distratto universo
Lanciata, l’anima cadrà oltre lo steccato
E resta nel sogno di non udire risposta
Scivolando nel continium
Godi delle limitazioni
misurandone la distanza nel superarle
Prendi i tuoi sensi e mischiali di nuovo,
la materia s’amalgama all’idea
Rinasci.
Crea!