A Forest

A Forest

Sentire un contatto non distratto
La percezione dell’attimo che fugge
Uno schiaffo olfattivo e parte l’intento
Lo sguardo veloce della folle attrazione
L’affondare le mani nel carpire
La bocca dischiusa che freme per le desiderate labbra

Quadro a Forest focus

L’inevitabile prossimità sensoriale
Guardare tra le falcidianti distrazioni
Tra gli alberi fitti di una foresta intrisa di equivoche voci
Senti? è già passato!
Insipida sapienza, l’infinita ricerca dell’isola che non c’è

I seducenti occhi della bestia,
“lasciati andare”, hanno ragione della ragione
Intuito ancestrale della tua unica iridescenza
Lago cristallino ove specchiata è la tua anima-lità
Vedono e sono la passione che ti sfugge ed affligge
Sono la motivazione e lo stimolo immoto

Segui il PAZZO motivo che si scioglie
LUI fluttua senza posa su infiniti granelli di morte risapute sabbie
I resti del caldo e confortevole sapere si sbriciola al flebile soffio millenario del vento
LUI ti indica il tuo ignoto, lì tra i legni che celano
Senti la voce che ti chiama, forse è la tua, forse è lei che chiama se stessa
Coglie il tuo vero nome appoggiato da sempre sullo spirito, vuole te

Corri cazzo! Si! Lacerato in piaghe d’emozionale decubito
Corri stronzo! Alza il culo! Vivi! ti ordina.
E l’animale s’alza
E sgorga l’energia nel tiepido suolo di fragilità
Un passo e poi l’altro in inevitabile disequilibrio
Presto solo le dita sfiorano la sabbia

La pelle ora prova i freschi strati d’aria umbra
Vede la tigre di Borgesiana memoria
Sarà quella simbolica?
Oppure quella di questo scritto?
No! Paura! Ansia!
L’odore è misto a sangue rappreso e selvaggio ardore
Corri pazzo! Dove?
Per sopravvivere? o per scoprirmi vivo!
Stolto coraggioso agire in panico e quasi la tocchi sfuggente
E ancora! E ancora! E ancora!

Percezione di certa fine sarebbe il tutto comprendere
Stremate membra collassano nel baratro dell’oblio lasciandoti un solo regalo: un’altra speranza
Improvvisamente fermo. Perso, come sempre, da solo
Unico puro punto di vista possibile tra una spina ed una carezza
Resta solo l’agire finché hai fiato
Finché hai l’occasione da esprimere e cercare

Corri! Corri danzante folle premorto
Avvolgi ardore, ti scongiuro, completamente il mio essere
Tanto da non riuscire a distinguere più chi sono io è chi sei tu
Entrambi amalgamati nella nostra vibrazione
Nella foresta, sparse esperienze, i tuoi valori conosciuti o riscoperti o ignoti
Il ritorno è quindi impossibile del già vecchio me.
L’Amore non può soffrire perché di vita e movimento è fatto
Sono diverso ora ed adesso capisco che l’unica motivazione non può che essere la mia passione.

L’ispirazione

 

 

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